Complesso monumentale FULGENZIO DELLA MONICA
Pinacoteca “R. Caracciolo”
PROVINCIA DEI FRATI MINORI DI LECCE
Via Imperatore Adriano 79 -Lecce
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La Pinacoteca “Roberto Caracciolo” conserva le opere provenienti dai conventi francescani della Puglia Meridionale.
Tra le opere esposte si possono riconoscere alcuni filoni artistici:
- le opere anonime, legate alla scuola pittorica napoletana, e che sono su commissione devozionale;
- i frati pittori, tra cui Giacomo da San Vito, Francesco e Giacomo da Martina Franca, che esprimono in pittura i caratteri specifici del francescanesimo;
- i pittori salentini, tra cui Oronzo Tiso, Gianserio Strafella, Serafino Elmo, protagonisti indiscussi della pittura seicentesca locale
- i pittori caravaggeschi e manieristi, tra cui i Bianchi di Manduria, Francesco Fracanzano e i pittori della scuola di Luca Giordano e Jusepe De Ribera, legati alla grande produzione barocca del Regno.
Le opere racchiudono in massima parte il periodo compreso tra il 1500 e il 1700, di ambito sacro, con spiccata accentuazione della matrice francescana. Le pitture si inseriscono nel filone della produzione barocca del Regno di Napoli, seguendo l'influsso della maniera di Controriforma che modella i canoni del tempo. Le opere, al netto del loro valore artistico, permettono di completare l'idea barocca di Lecce, che si struttura in massima parte in architettura, potendo al contempo scoprire gli aspetti più particolari della cultura popolare del tempo.
IL XX SECOLO
La collezione moderna
Oltre alla collezione antica, la Pinacoteca conserva opere del XX secolo, legate alla produzione di Raffaello Pantaloni, di Giuseppe Casciaro, Stanislao Sidoti ed Ezechiele Leandro.
Le pitture moderne abbandonano l'esclusività del soggetto sacro per aprirsi a una produzione più profana, secondo gli usi del secolo.
Le cartapeste e la statuaria
Una delle arti più iconiche di Lecce, oltre lo scalpellino, è la cartapesta. Nata in ambito ecclesiastico, si sviluppa nei secoli attraverso una produzione specifica, basata sulla modellatura della carta su manichini in paglia, utile a creare le statue in uso alle processioni religiose.
A Lecce la cartapesta si lega a importanti nomi del XX secolo, tra i quali Salvatore Saquegna, Giuseppe Manzo, Raffaele Caretta, Luigi Guacci.
La Pinacoteca, oltre a ospitare pregevoli statue processionali, conserva anche una collezione di cartapesta domestica, in prevalenza statue in campane di vetro, che hanno caratterizzato l'arredamento familiare del Salento nei secoli scorsi.